mercoledì 17 novembre 2010

Perchè Supetramp

Vi ricordate il magnifico film diretto da Sean Penn,  Into the Wild - Nelle terre selvagge, il protagonista, Christopher Johnson McCandless ad un certo punto del suo viaggio decide di chimarsi  Alexander Supertram, ho preso da wikipedia la sua storia:


Christopher Johnson McCandless, conosciuto anche come Alexander Supertramp (12 febbraio 196818 agosto 1992) è stato un viaggiatore statunitense morto di fame a 24 anni nei pressi del Parco nazionale di Denali, in Alaska.
Viaggiò per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, fino a raggiungere l'Alaska, da solo, con poco cibo ed equipaggiamento (nemmeno una bussola o una mappa). Jon Krakauer nel 1996 ha scritto un libro sulla sua vita Nelle terre estreme (Into the Wild), che ha ispirato il film Into the Wild - Nelle terre selvagge diretto da Sean Penn e interpretato da Emile Hirsch


Vita


« Ho vissuto una vita felice, e ringrazio il Signore. Addio, e possa Dio benedirvi tutti. »

(Scritta lasciata da McCandless all'interno del Magic Bus.)
Nasce il 12 febbraio dell'anno 1968 nel Sud della California, da Walt McCandless, un dipendente della NASA, e Wilhelmina Johnson, un'impiegata. Dopo sei anni a El Segundo, la famiglia si sposta in Virginia. Nel 1990 si laurea con il massimo dei voti in Storia e Antropologia all'Università Emory. Benestante di famiglia, decise di attraversare l'Ovest Americano da solo, dopo aver donato i suoi 24.000 dollari di risparmi alla Oxfam.
Intraprese inizialmente il suo viaggio con la sua vecchia auto, una Datsun gialla B210 del 1982, un acquisto dell'ultimo anno di liceo con cui Chris amava viaggiare durante le vacanze scolastiche. Questa fu ritrovata da un gruppo di ricercatori di fiori rari nel deserto del Mojave, all'interno Mccandless aveva abbandonato una chitarra Gianini, un pallone da football, un sacchetto di immondizia pieno di vecchi indumenti, una canna da pesca, 10 kg di riso, un rasoio elettrico nuovo, un'armonica a bocca, i cavi della batteria e le chiavi. Il ragazzo abbandonò il proprio mezzo a causa di un'ondata d'acqua proveniente dal fiume, accanto al quale si era accampato, che bagnò il motore rendendo l'automobile inutilizzabile. Prima di lasciare la sua auto bruciò i propri risparmi e si liberò di ogni prova della sua identità, gettando via anche la targa dell'auto.Proseguì quindi a piedi facendo autostop. Trascorse gli ultimi 112 giorni della sua vita nei boschi dell'Alaska, nel parco nazionale di Denali, avendo come unico rifugio un vecchio autobus abbandonato, da lui rinominato Magic Bus (che è attualmente meta di pellegrinaggio da parte di coloro che sono rimasti affascinati dalla sua storia). Per un certo periodo, Chris riuscì a sopravvivere con l'ausilio di pochi strumenti: un fucile Remington calibro 22, una sacca di riso, un libro sulle piante commestibili del luogo, ed altri semplici oggetti da campo. Fu ritrovato morto dentro l'autobus nell'agosto del 1992 da due cacciatori, i quali scoprirono il corpo a due settimane dal decesso. Ufficialmente è morto di fame (al momento del ritrovamento il cadavere pesava circa 30 kg), ma altre possibili cause sono il freddo, l'aver ingerito accidentalmente alcune piante velenose. Nel vecchio autobus, accanto al cadavere, furono ritrovati numerosi appunti da lui scritti, una macchina fotografica con cui aveva effettuato degli autoscatti, una borraccia di plastica verde, alcune pastiglie per purificare l'acqua, un paio di pantaloni imbottiti, guantoni di lana, una bottiglia di repellente degli insetti, un cilindro consumato di Chap Stick, una scatola di fiammiferi, un paio di stivali in plastica marrone e alcuni libri di autori quali Lev Tolstoj, Jack London e Henry David Thoreau.

Il libro e il film [modifica]

Nelle terre estreme, il libro sulla sua vita scritto da Jon Krakauer e pubblicato nel 1996, si basa sui racconti di tutti coloro che conobbero Chris durante il suo lungo viaggio solitario durato due anni. Di particolare importanza il racconto di un anziano (che nel libro viene nominato tramite pseudonimo) il quale, ottantenne, conobbe Chris e lo ospitò alcune settimane nella sua casa. Il legame tra i due fu così forte che l'anziano in seguito vendette la sua casa, comprò una roulotte e cominciò a viaggiare per l'America occidentale. Tale libro ha ispirato il film del 2007 Into the Wild - Nelle terre selvagge diretto da Sean Penn e interpretato da Emile Hirsch. Il regista Sean Penn ha dovuto aspettare 10 anni per poter girare il film, perché la famiglia era restia nel portare nelle sale cinematografiche la storia del loro figlio.


 .......a chi non ha mai affascinato questa storia, chi non vorrebbe partire e sentirsi libero proprio come lui, Christopher ha avuto le palle di seguire il suo sogno, quello che voleva, quello che sentiva, sentirsi libero da tutto e da tutti, libero da una situazione che  incosciamente ci rende schiavi!!

Scrivere queste 2 righe era un modo per rendere omaggio a questo ragazzo e a spronare chiunque a seguire i propri sogni, la vita è una e affascinate ed è troppo breve per non viverla veramente!!

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